Il Progetto di Riqualificazione Architettonica

“Avendo il Marchese Filippo Carlo Ghisilieri Senatore di Bologna nel Comune di Pontecchio una certa villa con abitazione e Giardino. Trovandosi queste Fabbriche senza abitatori restava deforme il sito, e parve proprio al Ghisilieri ritrovar’ Gente, che custodissero questi Lavori, Persone, che abitassero le Case, e scielti Operaij, che impiegassero il loro tempo a travagliare in queste botteghe. Non fu’ abbastanza il Senatore sudetto quieto di questo fatto,che principio’ ad erigere un Ospitale da porvi Infermi sotto la Cura di Scielto Medico, d’esperimentato Chirurgho, e di Bottanico, o’ sia Speziale approvato, il sito amplifico’ con erigere Muri,alzare Archi la Chiesa adornandola di Scieltissime Reliquie,di Quadri di ottima mano, di Suppeletili preziosi” (Raccolta di documenti riguardanti la Cappella di S. Antonio da Padova fondata a Colle Ameno dal Marchese Filippo Carlo Ghisilieri e l’Ospedale annesso).

Il borgo di Colle Ameno è l’unico esempio conservato in tutta la Valle del Reno di “centro urbano, culturale ed artigiano dell’Illuminismo bolognese. A metà del 1700 il marchese Ghisilieri inizia la costruzione di una grande villa per il soggiorno estivo con annessi alloggi ed edifici per lo svolgimento di attività artistiche e culturali, economiche, agricole ed artigianali, nonché di ricerca scientifica, secondo lo spirito dell’epoca. Ha origine così il “Borgo di Colle Ameno”, caratterizzato dalla grande villa con l’ampia corte quadrangolare interna, le case artigiane e le relative botteghe, l’oratorio, la fabbrica di maioliche, la stamperia, un piccolo ospedale, centro attivo di grande vitalità, in cui ad attività produttive ed artigianali si intrecciavano attività culturali e letterarie, basti ricordare l’esistenza in loco di un teatro, una ricca biblioteca, un piccolo museo archeologico e alla presenza addirittura di un’accademia letteraria, l’Accademia dei Vari, costituita da letterati, teologi, matematici, filosofi, giuristi, poeti. Villa Davia costituisce il nucleo più antico del complesso di Colle Ameno: fu costruita nel secolo XVII ”

Durante le vicende dell’ultima guerra mondiale Colle Ameno subì pesanti devastazioni: in particolare l’ala sud della villa divenne sede di un quartiere generale tedesco, campo di prigionia e di smistamento dei cittadini rastrellati.

Dopo la guerra venne abbandonato e solo in anni recenti, a partire dal 1990, divenne oggetto di sistematici interventi di recupero e restauro ma ad appena cinquant’anni dalla sua morte Colle Ameno fu abbandonato dai Ghisilieri e affittato ad alcune famiglie. Nel 1814 l’intero complesso passa sotto il possesso della famiglia Rizzi, proprietaria della cartiera di Borgonuovo di Pontecchio, che si impossessa di parte della villa, e in parte l’affitta. Da allora il complesso rimase ai Rizzi, fino a quando nel 1974 l’ing. Giovanni Rizzi e la sorella Eva donarono tutto alla Fondazione Guglielmo Marconi.

Da anni (1996) l’Amministrazione di Sasso Marconi ha coltivato l’innata tendenza del Borgo di Colle Ameno a svilupparsi con matrice illuminista. Nell’ottica di una continuità rispettosa di tale passato, l’amministrazione ha individuato a Colle Ameno l’integrazione tra: – abitazioni “popolari” – botteghe – luoghi di cultura, arte e spettacolo – recupero attività tradizionali: stampa, ceramica, enologia.. – ristorazione intervenendo con steps successivi riassumibili a grandi linee come segue:

1996-2000 ABITAZIONI – realizzazione di alloggi ERP negli antichi alloggi contadini e operai settecenteschi

2000-2006 BOTTEGHE ARTIGIANE – Una seconda attività di riqualificazione ha poi individuato, ristrutturato e inserito alcune botteghe artigiane che ripercorrono le tracce delle attività insediate dal Conte nel 700

SALONE delle DECORAZIONI All’inizio degli anni 2000 anche la Sala delle decorazioni, già adibita nel 900 a Cinema, ha ripreso a brillare attraverso un’attenta opera di restauro ed è stata adibita a Sala pubblica e di spettacolo giullaresco, 2006: messa in sicurezza 2007-2016

Oggi è terminato anche il cantiere che ha riguardato il restauro, il consolidamento e la ricostituzione dell’originaria volumetria dell’Ala sud di VILLA GHISILIERI e il consolidamento strutturale ed il restauro conservativo di VILLA DAVIA – che costituisce il nucleo più antico dell’intero complesso, risalente alla fine del 1600.

E’ infine del 2020 il bando con il quale il Comune di Sasso Marconi ha assegnato la gestione dei laboratori artigiani dello storico borgo ad attività di artigianato artistico e tradizionale, attività creative, progetti di carattere sociale e ambientale (promozione del riuso e dell’economia circolare), attività legate alla comunicazione e all’uso delle nuove tecnologie, più la  concessione temporanea di spazi d’arte nei locali adiacenti alla Villa, recentemente restaurati: 4 locali in cui allestire mostre e realizzare progetti artistici in forma individuale o collettiva.

Con il recupero architettonico di Villa Davia e l’apertura dei nuovi spazi d’arte, il Comune intende riportare Colle Ameno al suo antico splendore, ricreando le condizioni esistenti nel ‘700, quando il borgo, era conosciuto per la sua vivacità culturale e per essere una vera e propria fucina artistica.

Il progetto prevede la realizzazione di iniziative volte a valorizzare il Borgo di Colle Ameno in un’ottica di promozione e innovazione, immaginando Colle Ameno come una sorta di ‘Città ideale’ dove, proprio come un tempo, sia possibile vedere artigiani e artisti al lavoro, visitare mostre, realizzare iniziative capaci di restituire al borgo un ruolo centrale nella vita culturale della città, rendendolo al tempo stesso un luogo di interesse per turisti e visitatori.

I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE IN DETTAGLIO

Progettisti: ing. Francesca Barone e Marco Fontana
Coordinamento: Rup arch. Lavinia de Bonis