A riveder le stelle

Tre studi per voce e live electronics sulla Divina Commedia.

Gli studi pongono al centro la parola poetica, esplorata nelle dimensioni logica e analogica, dall’interpretazione attoriale, nella dimensione sonora e fonica, dal trattamento elettronico della materia vocale.
Tre brani, uno per ogni cantica, contraddistinti da tre differenti caratteri sotto il profilo espressivo e musicale, sono composti intorno alla sola voce, che grazie all’elettronica si fa strumento, orchestra, racconto e scena al tempo stesso. La dimensione concertante è sostenuta dalla direzione musicale che guida composizione e voce nella selva del live electronics, pratica della musica contemporanea che consiste nella campionatura e manipolazione del suono in tempo reale. La voce che interpreta la parola poetica resta unica fonte sonora dell’opera e, aumentata dall’elettronica, si veste, si spoglia, si infrange, rifrange e ricompone in quel divino racconto che mostra tante verità dell’umana commedia.

Nel nostro caso le voci sono due, accanto a quella centrale di Dante narratore, si è scelto di interpretare con voce di donna tutte le guide che assicurano il viaggio fino alla visione ultima, con il potere della parola interiore, d’amore, che conduce la coscienza nella navigazione in acque alte e pericolose.

Convinti che i Classici siano tali perché da altri tempi ci leggono, nostro desiderio resta quello di utilizzare le tecniche compositive della musica elettronica contemporanea per rendere disponibile la nostra sensibilità allo sguardo della tradizione, a quella matrice del nostrodire, di ogni nostro raccontare, che è l’opera di Dante.